Sartoria Utopia alla Scighera
Mercoledì 4 marzo, ore 21
Scighera, Via Candiani 131, Milano
Con STRAZIAMI, MA DI VERSI SAZIAMI Sartoria Utopia presenta due nuovi titoli che trattano del sentimento amoroso come radice della lingua poetica.
In Poesie d’amore per ragazze kamikaze, Francesca Genti ci assicura che, nascosto nei sottopassaggi della metropolitana, travolto dalle automobili che sfrecciano sulla tangenziale, perso tra le vetrine dei negozi del centro o confuso nella programmazione di mille trasmissioni televisive, prima o poi l’amore arriva: per colpirci il cuore con un raggio fotonico, per bendare e rapire la nostra anima, per trasformare il mondo in una giungla.
Manuale per la devozione del fertile gaudio, di Paolo Gentiluomo, è un piccolo canzoniere dal ritmo martellante e bulimico, dove l’amore è inteso nella sua più ricca e debordante carnalità.
Questo manuale poetico affronta le varie fasi dell’innamoramento: dai vagheggiamenti scatenati dal colpo di fulmine, al primo appuntamento, fino alla conoscenza carnale della Musa. Sesso, cibo, gioco e equivoco: il Manuale ci fornirà istruzioni surreali, ma precise, per vivere l’amore come se cavalcassimo una feroce tigre siberiana.
Francesca Genti e Paolo Gentiluomo danno vita a uno spettacolo movimentato, interattivo e sorprendente, capace di coinvolgere il pubblico in qualsiasi stato emotivo ed esistenziale si trovi.
Sartoria Utopia ( www.sartoriautopia.it/ ) è una capanna editrice che progetta, stampa e cuce libri dei più interessanti autori della scena poetica contemporanea italiana. Il progetto nasce a Milano nel 2012, da Manuela Dago e Francesca Genti, e dal desiderio di affidare i loro testi a libri-oggetto che rispecchino l’attitudine e la poetica delle autrici.
Da subito si manifesta il desiderio di accogliere in questa esperienza altri autori amati e così prende corpo il piccolo catalogo di Sartoria Utopia.
Ogni libro è pensato in una forma che sia il più vicino possibile ai testi che custodisce, cucito e serigrafato a mano o decorato da collage che ne fanno un pezzo unico. Il loro motto recita non esiste che non esiste.
Annelisa Addolorato – poetessa, viaggiatrice, autrice – propone una poesia viscerale. “La poesia è una forma di vita”, scrive. “È come l’ideogramma cinese ‘xin’, ci ‘dice’ nella sua tondeggiante forma di seme-cuore-contenitore, pensiero e sensibilità insieme.” Come autrice ha organizzato e partecipato a diversi poetry slam, da qui un’idea di poesia che vive di incontri: “Le ali collettive che i poeti intessono e si scambiano attraverso le letture, o le sfide in versi, le traduzioni reciproche”. Tradotta in diverse lingue, pensa che “la poesia sia mediatrice culturale e linguistica. Nel suo essere misticamente ossimorica, è la cittadina del mondo più apolide che ci sia”.
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