Francesca Genti Fiaba

La performance consiste in una lettura ad personam. 
Una casetta-serra dalle pareti trasparenti e i partecipanti che vi entravano uno ad uno. A questo punto si siedono su un piccolo sgabello e gli mostro un “campionario” di temi: città, animali, solitudine, distruzione, odio, amore, ispirazione, sesso, gatti, sole, cielo: loro scelgono i temi e io leggo le poesie su quello che hanno scelto. Fare scegliere loro il tema della poesia non indica la direzione di un gioco fine a se stesso, ma quella di rafforzare l’intimità tra me che leggo e loro che ascoltano, di essere in quei pochi minuti in una situazione simile all’innamoramento: in simbiotico stato di beanza. Alla fine della lettura faccio un dono di qualcosa che ho portato con me, spesso cioccolato e dolci che sono un elemento ricorrente nella mia poetica.
La poesia è un dono, attraversando e capovolgendo l’immaginario della fiaba di Hansel e Gretel, rivendico la voce della poesia, nell’esperienza profonda, viva dello scambio. La performance ha un lato introverso che viene portato all’esterno dall’offerta di parole e alimenti: la poesia vive nella sua dimensione intima e benefica e intensa sugli altri.